Il 2022 è l’ultimo anno affinché le persone fisiche residenti in Italia, detentori di partecipazioni qualificate, possono beneficiare del regime transitorio di tassazione dei dividendi formati con utili prodotti fino al 2017.
Facciamo chiarezza.
Per partecipazione qualificata si intende una partecipazione societaria di “peso rilevante”. In termini più tecnici è alternativamente:
La tassazione prevista sulla distribuzione di utili nei confronti di queste partecipazioni fino al 31/12/2022 è la seguente:
Dal 2023 non vi sarà più distinzione tra partecipazione qualificata o non qualificate e le persone fisiche residenti in Italia subiranno la ritenuta a titolo d’imposta al 26%, sicuramente molto meno conveniente rispetto ai primi due casi (40% e 49,72%).
La distribuzione delle riserve che concorrono a formare il reddito complessivo nella misura del 58,14% invece non è, di norma, conveniente a causa dell’incidenza delle addizionali regionali e comunali.
Attenzione, nell’ipotesi di distribuzione bisogna però considerare l’impatto che la stessa avrebbe sulla base di calcolo dell’aiuto alla crescita economica ACE.
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