23 Febbraio 2017 Da Mauro Santini Ancora nessun commento libri sociali, vidimazione
Si avvicina il termine di scadenza del versamento dovuto per la tassa annuale della vidimazione libri , scadenza prevista per il 16 marzo 2017. Pertanto, proviamo a riassumere e fare ordine sulla normativa prevista in materia.
Innanzitutto, si precisa che la tassa in questione riguarda solo le società di capitali (S.p.a., S.r.l., S.a.p.a.) e quelle consortili, le quali hanno l’obbligo di versare, entro il giorno 16 del mese di marzo di ogni anno, una tassa annuale per la vidimazione libri sociali.
L’obbligo riguarda anche le società che sono in liquidazione.
Ricordiamo, a proposito di vidimazione libri, che, attualmente, la vidimazione iniziale è prevista solo per i libri sociali obbligatori, previsti dall’articolo 2421 del codice civile.
In particolare, si tratta dei seguenti libri e registri:
Questi libri o registri, pertanto, prima che siano messi in uso, devono avere una numerazione progressiva in ogni pagina e devono essere bollati in ogni foglio, ai sensi dell’art. 2215 del codice civile, da un funzionario presso il Registro Imprese della Camera di Commercio o presso un notaio.
Infine, ricordiamo invece, che gli altri libri contabili previsti dal c.c. (libro degli inventari e libro giornale) e i libri previsti dalla normativa fiscale (registri Iva, registro cespiti, ecc.) non devono essere vidimati.
Per tali registri contabili, la formalità necessaria per il loro utilizzo consiste nella numerazione progressiva dei fogli da parte del soggetto obbligato alla tenuta degli stessi registri.
Per i soggetti di cui sopra (si tratta delle S.p.a., S.r.l., S.a.p.a., comprese quelle consortili, e anche se in liquidazione) è tuttora dovuta l’imposta di bollo e la tassa di concessione governativa.
Pertanto, questi soggetti sono obbligati a versare una tassa annuale per la vidimazione dei libri sociali e la numerazione dei registri contabili pari a:
Per quantificare il capitale sociale o il fondo di dotazione bisogna fare riferimento alla data del 1° gennaio dell’anno per il quale il versamento viene eseguito.
Inoltre, bisogna tenere presente che il versamento prescinde dal numero dei libri o registri tenuti e delle relative pagine. Pertanto, se nel corso dell’anno si deve provvedere alla vidimazione iniziale di più libri, anche formati da quantità di pagine diverse, la tassa di concessione governativa non andrà versata ancora, ma sarà valida quella versata annualmente, alla scadenza del 16 marzo, come detto sopra.
Per quanto riguarda i termini e le modalità di versamento bisogna tenere presente che:
Infine, si ricorda che il mancato versamento della tassa annuale comporta una sanzione amministrativa dal cento al duecento per cento della tassa stessa e, comunque, non inferiore ad € 103,00.
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