L’art. 1 co. 10 della legge di stabilità 2016 ha infatti previsto, a partire dal 1º gennaio 2016, una riduzione del 50% della base imponibile dell’IMU e della TASI, per le abitazioni (con esclusione di quelle accatastate nelle categorie A/1, A/8 e A/9) concesse in comodato d’uso gratuito dal soggetto passivo ai genitori oppure ai figli, destinate ad abitazione principale.
Entro il 16.03.2016 deve essere versata la tassa annuale vidimazione libri e numerazione dei registri in misura forfettaria, utilizzando il Modello F24 con modalità telematiche.
– amministrazione straordinaria
– concordato preventivo
– liquidazione coatta amministrativa
Il saldo Iva anuale deve essere versato entro la scadenza naturale del 16 marzo con modello F24, o in alternativa insieme alla scadenza del versamento dei debiti relativi al modello Unico.
Il saldo Iva, che deve essere effettuato soltanto nel caso in cui il debito (rigo VL 38 della dichiarazione) sia superiore a € 10,33, va infatti versato rispettando termini diversi in base alla modalità di presentazione della dichiarazione, che può avvenire in forma autonoma o in forma unificata (insieme al modello Unico).
I contribuenti che presentano la dichiarazione in forma autonoma, devono obbligatoriamente:
Il return on investment, anche detto per semplicità ROI, è un indice dell’analisi di bilancio che indica l’efficienza economica e la redditività della gestione caratteristica.
Nella realtà aziendale l’indice ROI, dato dal rapporto tra il Reddito Operativo (RO) e il capitale investito (CI), è di fondamentale importanza poiché permette di valutare la redditività del capitale investito nella gestione caratteristica.
Il ROI esprime la capacità di un’azienda di remunerare gli investimenti in fattori produttivi, in crediti e partecipazioni ed è, in pratica, un indice sintetico della redditività globale di tutti gli investimenti effettuati in azienda.
Per beneficiare della contribuzione agevolata relativa alla determinazione dei contributi previdenziali bisogna presentare un’apposita domanda secondo le modalità e i termini di seguito riepilogati.
La contribuzione agevolata può essere utilizzata dai soli imprenditori individuali (con esclusione dei lavoratori autonomi iscritti, a fini previdenziali, alla Gestione separata INPS, oppure alle Casse professionali private) che, possedendo tutte le caratteristiche necessarie, applichino il nuovo regime forfettario ai fini reddituali.
Rispetto al 2015, anno durante il quale l’agevolazione permetteva di applicare le aliquote contributive previste per le Gestioni degli artigiani e commercianti sul reddito d’impresa dichiarato senza considerare il livello minimo imponibile previsto (c.d. “contributi fissi”), l’agevolazione introdotta con la L. 208/2015 permette dal 2016 di determinare i contributi dovuti alle predette Gestioni applicando al Leggi tutto