La dichiarazione di successione è un modello attraverso il quale la titolarità del patrimonio del de-cuius viene trasferita in capo agli aventi diritto. La dichiarazione deve essere presentata da coloro che sono chiamati all’eredità entro 12 mesi dalla data della morte e da essa devono risultare:
L’art. 38 del DPR 637/1972 stabilisce quali sono i documenti che devono essere allegati alla denuncia di successione:
Non è obbligatoria la presentazione della dichiarazione di successione per il coniuge e i familiari in linea retta se nell’asse ereditario non sono presenti immobili e il valore del patrimonio non supera i 100.000,00 €.
L’insieme delle norme che regola il passaggio del patrimonio prende il nome di diritto ereditario o successorio e può essere a titolo:
La successione inoltre può essere legittima se il patrimonio viene distribuito per legge agli aventi diritto o testamentaria se il patrimonio viene suddiviso in base alle volontà del de-cuius ma sempre nel rispetto delle quote di legittima ai legittimari.
Nella seguente tabella sono esposti i principali casi di distribuzione dell’attivo ereditario per legge a seconda della presenza o meno del coniuge e del numero di figli (legittimi, naturali, adottivi).
EREDI | QUOTE ATTRIBUITE | |
Coniuge | Coniuge | Totalità del patrimonio |
Uno o più figli | Figli | Tot. patrimonio in parti uguali |
Coniuge e figlio unico | Coniuge | 50% patrimonio |
Figlio unico | 50% patrimonio | |
Coniuge e due o più figli | Coniuge | 33,33% patrimonio |
Due o più figli | 66,66% patrimonio in parti uguali | |
Uno o più fratelli | Uno o più fratelli | Tot. patrimonio in parti uguali |
Ascendenti e uno o più fratelli | Ascendenti | 50% patrimonio |
Uno o più fratelli | 50% patrimonio | |
Coniuge e uno o più fratelli | Coniuge | 66,66% patrimonio |
Uno o più fratelli | 33,33% patrimonio |
In quest’altra tabella invece sono esposte le quote di legittima nei principali casi:
EREDI | QUOTE LEGITTIMA | QUOTA DISPONIBILE | |
Coniuge | Coniuge | 50% patrimonio | 50% patrimonio |
Figlio unico | Figlio unico | 50% patrimonio | 50% patrimonio |
Due o più figli | Due o più figli | 66,66% patrimonio | 33,33% patrimonio |
Coniuge e figlio unico | Coniuge | 33,33% patrimonio | 33,33% patrimonio |
Figlio unico | 33,33% patrimonio | ||
Coniuge e due o più figli | Coniuge | 25% patrimonio | 25% patrimonio |
Due o più figli | 50% patrimonio |
L’imposta è calcolata direttamente dall’ufficio sulla base della dichiarazione di successione presentata e viene notificata tramite avviso di liquidazione.
Come gli altri tributi anche questo può essere rateizzato se superiore a euro 1.000. In questo caso l’erede è tenuto a richiedere la dilazione contestualmente al versamento della prima rata pari al 20% e il restante può rateizzarlo in 8 rate trimestrali se l’importo è inferiore ai 20.000,00 euro o 12 rate se l’importo è superiore
I soggetti obbligati al pagamento sono gli eredi che sono solidalmente obbligati al pagamento dell’imposta nell’ammontare complessivo dovuto da quest’ultimi e dai legatari (limitatamente al singolo legato ricevuto). Solidalmente obbligati vuol dire che l’erede che si fa carico del pagamento dell’imposta dovuta dagli altri eredi, potrà rifarsi nei confronti di quest’ultimi, esercitando il diritto di rivalsa. In sostanza seppur l’imposta è divisa tra le parti, il fisco può chiedere il pagamento mancante di un erede agli altri eredi che sono solidalmente responsabili e questi ultimi potranno agire poi nei confronti dell’inadempiente.
Le aliquote di tassazione sono diverse a seconda del grado di parentela con il de-cuius.
GRADO DI PARENTELA | SOGGETTO |
I | Padre-Madre-Figlio |
II | Nonni-Nipoti(figlio del figlio)-Fratelli |
III | Zio- Nipoti(figli del fratello/sorella) |
IV | Cugino I grado |
V | Cugino II grado-Figlio del cugino di I grado |
VI | Figlio del cugino di II grado |
L’aliquota è del 4% per la parte eccedente la franchigia di 1.000.000,00 di euro se a beneficiare sono il coniuge e i parenti in linea retta (I grado di parentela), del 6% per la parte eccedente i 100.000,00 euro se a beneficiare sono i fratelli e le sorelle (II grado di parentela), sempre del 6% ma senza alcuna franchigia per i parenti fino al quarto grado o gli affini in linea collaterale entro il terzo e dell’8% senza franchigia per tutti gli altri casi.
L’unico caso in cui la franchigia è sempre di 1.500.000,00 euro è quello dell’erede disabile a prescindere dal grado di parentela.
Naturalmente queste franchigie devono considerare tutte le donazioni fatte in vita dal de-cuius a favore dell’erede che devono essere indicate nel quadro C dedicato appunto alle donazioni e liberalità.
Nel caso in cui all’interno dell’asse ereditario sono presenti dei beni immobili o dei diritti reali immobiliari oltre all’imposta di successione sono dovute anche l’imposta ipotecaria e catastale rispettivamente pari al 2% e all’1% del valore catastale rivalutato con un minimo di 200€ ciascuna.
La base imponibile per il calcolo del versamento da effettuare è costituita dalla loro rendita catastale aumentata del 5% e moltiplicata per 110 se siamo in presenza di prima casa, 120 per i fabbricati appartenenti ai gruppi catastali A e C (con l’esclusione della categoria C/1 e A/10), 140 per quelli appartenenti al gruppo B, 60 per gli A/10 e ai gruppi D e per finire 40,8 per i fabbricati C/1 ed E.
Queste due imposte oltre alla liquidazione della tassa ipotecaria (35€ per ogni conservatoria), all’imposta di bollo (64€ per ogni conservatoria) e ai tributi speciali (6,20€ per ogni voltura e 18,59 per ogni conservatoria) devono essere versate mediante modello F23 prima della presentazione della dichiarazione di successione e allegate nella stessa.
Un importante eccezione viene fatta se all’interno della dichiarazione di successione è presente anche un solo soggetto che ha i requisiti necessari per poter beneficiare dell’agevolazioni “prima casa”, in questo caso le sopracitate imposte (ipotecarie e catastali) potranno essere versate in misura ridotta e fissa pari a 200€ ciascuna. Quindi a beneficiare di questa agevolazione non sarà solo colui che ne ha diritto ma ne beneficeranno anche tutti gli altri eredi.
Per far ciò oltre alla visura catastale è necessario allegare anche una dichiarazione fatta da colui che intende beneficiare dell’agevolazione nella quale si evince che il soggetto ha i requisiti necessari richiesti dalla legge per poterla richiedere. Questa agevolazione infatti è concessa solo a coloro che non sono titolari (esclusivi o in comunione col coniuge) di diritti di proprietà, usufrutto, uso e abitazione di altra casa nel territorio del comune dove si trova l’immobile ereditato e contemporaneamente, lo stesso soggetto non deve essere titolare su tutto il territorio nazionale di diritti di proprietà, uso, usufrutto, abitazione o nuda proprietà, su altra casa acquistata, anche dal coniuge, usufruendo delle agevolazioni prima casa.
Dal 23 gennaio 2017 è possibile seguire due binari alternativi per la presentazione della dichiarazione di successione.
Il primo binario, utilizzabile solo fino al 2018, è quello canonico della presentazione cartacea presso gli sportelli dell’Agenzie competenti. Il secondo invece è quello mediante l’utilizzo del software fornito dall’Agenzia delle Entrate che, a parere di molti, ridurrà notevolmente i tempi burocratici evitando quelle interminabili file allo sportello.
Con l’utilizzo del nuovo software, muniti delle credenziali Entratel e del software Java runtime potremmo:
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