2
Nov

Il giusto prezzo di vendita

Ti sei mai chiesto se sei in grado di effettuare delle oculate scelte per stabilire il giusto prezzo di vendita, orientando l’impresa verso una gestione strategica del portafoglio prodotti e verso l’ottimizzazione della redditività globale, partendo dai singoli articoli?

Molte imprese devono affrontare il problema del prezzo e dello sconto fattibile e diverse volte non riescono a determinare “fino a che punto” è per loro possibile avere margini di manovra. Inoltre spesso i prezzi vengono stabiliti “a sé stanti”, senza considerare il contributo alla redditività aziendale dei diversi prodotti.

Non è infrequente assistere anche a casi in cui un prodotto venduto sottocosto secondo il full costing viene ritenuto dannoso e da abbandonare, ignari del fatto che a volte (soprattutto in periodi di recessione) sono proprio i prodotti “in perdita” a permettere all’impresa di poter avere utili.

Ti sei mai posto queste domande:

  • come posso calcolare il giusto prezzo di vendita di un nuovo prodotto?
  • di quanto si può abbassare il prezzo di vendita di un articolo se le sue vendite aumentano?
  • come posso abbassare il prezzo se incremento i lotti di produzione, o viceversa, come dovrebbero aumentare i prezzi se diminuisco i lotti?
  • qual è il prodotto più redditizio nella gamma di articoli?
  • qual è la linea di prodotti più redditizia ?
  • come è distribuita la redditività dei prodotti? Vendo di più articoli con basso margine o viceversa ?
  • come aumentano i costi di prodotto in condizioni di azienda sottoutilizzata?
  • come posso migliorare la redditività facendo strategia di prezzo, se ad esempio dallo scenario economico si evince una perdita economica di periodo?
  • posso comunque avere utili se l’azienda è sottoutilizzata?

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3
Ott

Tassa rifiuti senza aree tassabili, accertamento nullo

L’avviso di accertamento per riscuotere la Tassa rifiuti senza aree tassabili notificato dal Comune è considerato nullo se non indica la specifica superficie tassata.

Secondo quanto affermato dalla sentenza n. 2533/10/2016 della Commissione tributaria provinciale di Bari, il Comune deve quindi indicare in modo preciso le aree tassate. Ad esempio dovrebbe specificare nell’avviso di accertamento se si tratta di superficie coperta o scoperta dell’appartamento o locale commerciale del contribuente.

Grave vizio di motivazione

Questa carenza non consente al contribuente di comprendere a quale tipologia di area faccia riferimento l’amministrazione comunale (per esempio se all’appartamento o al cortile). Per i giudici, quindi, l’avviso di accertamento per la tassa rifiuti senza aree tassabili è caratterizzato da un grave vizio di motivazione se non indica in modo specifico la superficie dell’immobile.

Inoltre se nemmeno il verbale con il quale la polizia municipale ha accertato la superficie tassabile dell’immobile fornisce dati comprensibili e non equivoci sull’oggetto e sull’esito del controllo eseguito, l’avviso di accertamento non può fare semplicemente riferimento al verbale della polizia municipale ed è comunque Leggi tutto

14
Lug

Accesso al regime forfettario possibile con partecipazione

L’accesso al regime forfettario per i soggetti esercenti attività d’impresa, arti o professioni che, contemporaneamente all’esercizio dell’attività, possiedono una partecipazione in società di persone, associazioni o in srl in regime di trasparenza, è escluso ai sensi dell’articolo 1 comma 57 lettera d) della Legge 190/2014.

Il fine della norma è quello di evitare “l’assoggettamento a due diversi regimi di tassazione – sostitutivo e ordinario – di redditi appartenenti alla stessa categoria, d’impresa o di lavoro autonomo, conseguiti nello stesso periodo d’imposta”. A tal fine risulta irrilevante, ai fini della verifica, che la partecipazione sia detenuta nell’ambito di impresa individuale o in qualità di persona fisica. Leggi tutto

7
Giu

Abolizione Tasi per l’abitazione principale

L’abolizione TASI è stata introdotta con l’ultima legge di Stabilità.

Le abitazioni principali con le relative pertinenze dal 1° gennaio 2016 non sono più soggette alla TASI. Non godono dell’agevolazione le abitazioni classificate nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9. Quindi, considerando che ai fini IMU le abitazioni principali già non versavano alcuna imposta dallo scorso anno, non è dovuto alcun acconto entro il 16 giugno 2016 ai fini IMU e TASI per le abitazioni principali accatastate nelle altre categorie (A/2, A/3, A/4 ecc.).

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23
Mag

Super ammortamento per le auto

Il super ammortamento per le auto è previsto dall’art. 1 co. 91 – 94 e 97 della L. 208/2015, in relazione alle autovetture nuove acquistate dal 15.10.2015 al 31.12.2016. I destinatari di questa agevolazione sono i soggetti titolari di reddito d’impresa e gli esercenti arti e professioni.

La norma stabilisce che, ai fini delle imposte sui redditi, il costo di acquisto è incrementato del 40% con esclusivo riferimento all’individuazione delle quote di ammortamento e dei canoni di locazione finanziaria.

I “super ammortamenti” non producono effetti sulla determinazione degli acconti e non rilevano ai fini degli studi di settore.

Decorrenza

L’agevolazione, riguardando anche gli investimenti effettuati nel 2015 (15.10.2015 – 31.12.2015), rileva già per il 2015 (UNICO 2016).

Soggetti beneficiari del super ammortamento per le auto

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